DILILI A PARIGI. (Dilili à Paris - 2018)
(lungometraggio d'animazione)
Regia di: Michel Ocelot
Storia di: Michel Ocelot
Prodotto da: Philip Boëffard, Christophe Rossignon
Produzione: Nord-Ouest Films, Studio O, Arte France Cinéma, Mars Films, Wild Bunch, Artémis Productions, Senator Film Produktion, Mac Guff Ligne, VOO, BE TV, Shelter Prod
Animazioni: Mac Guff Ligne
Edizione Italiana: BIM, Movies Inspired
USCITA ITALIANA: 24 APRILE 2019
Ritorna il papà di Kirikù e Azur e Asmar, con una nuova e delicata storia incentrata su una piccola e sveglia ragazzina e ambientata in una Parigi in pieno fermento artistico: la "Belle Epoque", con tutti i protagonisti che l'hanno resa famosa.
Protagonista della storia è la Dilili del titolo, una ragazzina originaria della Nuova Caledonia con antenati sia francesi che Kanaki. Imbarcata clandestinamente su una nave, arriva a Parigi dove viene educata da Louise Michel, si esibisce nello Zoo Umano della Fiera Mondiale e fa amicizia con un giovane con cui va alla ricerca di un gruppo di ragazzine rapite e di cui non si sa più nulla. Un viaggio che porterà la giovane a conoscere artisti, letterati e scienziati e a coinvolgerli nella lotta contro una pericolosa società segreta che vuole prendere il potere su tutta la città.
Il regista francese nella sua nuova storia ripropone i suoi cavalli di battaglia, parlando di diversità e integrazione, con una protagonista di origini miste con la pelle troppo chiara per la sua terra d'origine e troppo scura per gli abitanti della capitale francese. Esplorando la città i due amici hanno anche la possibilità di incontrare ogni ceto sociale, dagli artisti e letterati fino ai ceti più poveri, sconosciuti alla protagonista. Un viaggio che gli mostra ogni aspetto della stessa realtà, che coglie di sorpresa la sua voglia di scoperta e conoscenza di nuove persone.
Ambientata tra le strade di Parigi, la storia presenta sfondi fotografici reali, ripuliti e ritoccati per eliminare tutti gli elementi incongrui con l'ambientazione storica. Una scelta che denota originalità, come sempre nei progetti di Ocelot, mentre per le animazioni la scelta è ricaduta sui modelli tridimensionali pesantemente filtrati per ottenere colori piatti e brillanti, quasi bidimensionali, altro tratto distintivo delle sue ultime produzioni che gli consente di presentare animazioni molto fluide, anche se con una mimica facciale non sempre all'altezza.
Mentre il pubblico più giovane sarà conquistato dalla protagonista e dalle sue azioni, gli adulti noteranno subito l'omaggio fatto dall'autore e regista alla città di Parigi e ai suoi più illustri concittadini e studiosi e artisti che l'hanno frequentata a cavallo tra il 1800 e 1900. Tra i maggiori, con piccole e meno piccole parti, troviamo l'attrice Sarah Bernhardt, la scienziata Marie Curie, i pittori Henri de Toulouse-Lautrec, Amedeo Modigliani, Pablo Picasso, Claude Monet, Auguste Renoir, lo scienziato Louis Pasteur, l'ingegnere Gustave Eiffel, i compositori Erik Satie e Claude Debussy, la cantante Emma Calvé, gli scrittori Aristide Bruand e Marcel Proust, l'aviatore Alberto Santos-Dumont, Auguste e Louis Lumière, gli scultori Auguste Rodin e Camille Claudel e molti altri.
Con le eccezionali menti (derivanti da studio e istruzione) da un lato e ignoranza e mentalità ristrette e medievali dall'altro, Ocelot scrive una storia che riesce insieme a divertire e far riflettere, anche il pubblico più giovane, puntando il dito, soprattutto nella seconda parte, sulla spietata società segreta e sulle sue crudeli pratiche. Una lotta tra uomo e donna in cui le seconde ne escono nettamente vittoriose e con la piccola protagonista ottimista e curiosa per cui è impossibile non provare affetto.
Un film da vedere, far vedere e rivedere più volte.
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(Dilili à Paris - 2018)
(lungometraggio d'animazione)
Regia di:
Michel Ocelot
Storia di:
Michel Ocelot
Prodotto da:
Philip Boëffard, Christophe Rossignon
Produzione:
Nord-Ouest Films, Studio O, Arte France Cinéma, Mars Films, Wild Bunch, Artémis Productions, Senator Film Produktion, Mac Guff Ligne, VOO, BE TV, Shelter Prod
Animazioni:
Mac Guff Ligne
Edizione Italiana:
BIM, Movies Inspired
USCITA ITALIANA: 24 APRILE 2019
Ritorna il papà di Kirikù e Azur e Asmar, con una nuova e delicata storia incentrata su una piccola e sveglia ragazzina e ambientata in una Parigi in pieno fermento artistico: la "Belle Epoque", con tutti i protagonisti che l'hanno resa famosa.
Protagonista della storia è la Dilili del titolo, una ragazzina originaria della Nuova Caledonia con antenati sia francesi che Kanaki. Imbarcata clandestinamente su una nave, arriva a Parigi dove viene educata da Louise Michel, si esibisce nello Zoo Umano della Fiera Mondiale e fa amicizia con un giovane con cui va alla ricerca di un gruppo di ragazzine rapite e di cui non si sa più nulla. Un viaggio che porterà la giovane a conoscere artisti, letterati e scienziati e a coinvolgerli nella lotta contro una pericolosa società segreta che vuole prendere il potere su tutta la città.
Il regista francese nella sua nuova storia ripropone i suoi cavalli di battaglia, parlando di diversità e integrazione, con una protagonista di origini miste con la pelle troppo chiara per la sua terra d'origine e troppo scura per gli abitanti della capitale francese. Esplorando la città i due amici hanno anche la possibilità di incontrare ogni ceto sociale, dagli artisti e letterati fino ai ceti più poveri, sconosciuti alla protagonista. Un viaggio che gli mostra ogni aspetto della stessa realtà, che coglie di sorpresa la sua voglia di scoperta e conoscenza di nuove persone.
Ambientata tra le strade di Parigi, la storia presenta sfondi fotografici reali, ripuliti e ritoccati per eliminare tutti gli elementi incongrui con l'ambientazione storica. Una scelta che denota originalità, come sempre nei progetti di Ocelot, mentre per le animazioni la scelta è ricaduta sui modelli tridimensionali pesantemente filtrati per ottenere colori piatti e brillanti, quasi bidimensionali, altro tratto distintivo delle sue ultime produzioni che gli consente di presentare animazioni molto fluide, anche se con una mimica facciale non sempre all'altezza.
Mentre il pubblico più giovane sarà conquistato dalla protagonista e dalle sue azioni, gli adulti noteranno subito l'omaggio fatto dall'autore e regista alla città di Parigi e ai suoi più illustri concittadini e studiosi e artisti che l'hanno frequentata a cavallo tra il 1800 e 1900. Tra i maggiori, con piccole e meno piccole parti, troviamo l'attrice Sarah Bernhardt, la scienziata Marie Curie, i pittori Henri de Toulouse-Lautrec, Amedeo Modigliani, Pablo Picasso, Claude Monet, Auguste Renoir, lo scienziato Louis Pasteur, l'ingegnere Gustave Eiffel, i compositori Erik Satie e Claude Debussy, la cantante Emma Calvé, gli scrittori Aristide Bruand e Marcel Proust, l'aviatore Alberto Santos-Dumont, Auguste e Louis Lumière, gli scultori Auguste Rodin e Camille Claudel e molti altri.
Con le eccezionali menti (derivanti da studio e istruzione) da un lato e ignoranza e mentalità ristrette e medievali dall'altro, Ocelot scrive una storia che riesce insieme a divertire e far riflettere, anche il pubblico più giovane, puntando il dito, soprattutto nella seconda parte, sulla spietata società segreta e sulle sue crudeli pratiche. Una lotta tra uomo e donna in cui le seconde ne escono nettamente vittoriose e con la piccola protagonista ottimista e curiosa per cui è impossibile non provare affetto.
Un film da vedere, far vedere e rivedere più volte.